- Luogo e data di nascita: Germania, 1591
- Luogo e data di morte: Bologna, 05/11/1618
- Detto
- Ricorrenza in calendario storico: 5 novembre
- Vittima
Il giovane Asuero Bispinch ventisettenne di nazionalità tedesca e di fede anabattista si trova a Bologna quando si ammala e viene ricoverato allo "Spedale della morte" dove declina l'invito a confessarsi e dichiara di non essere cattolico. Trattandosi di un "eretico nato" non può essere curato ed anzi deve essere consegnato al Tribunale della Santa Inquisizione presso le cui carceri viene trasferito. La sua carcerazione dura tre anni nel corso dei quali subisce interrogatori, pressioni psicologiche, torture fisiche, tentativi di conversione, minacce, false promesse, anamento della personalità, senza ovviamente alcuna pietà per il suo stato d’infermità. Alla fine, quale ulteriore strumento di pressione, viene emessa la sentenza che lo condanna ad essere "arso vivo come eretico impenitente".
L’esecuzione sarà quindi rimandata per quasi un anno di proposito, in modo da provocare un ulteriore indebolimento psicologico della vittima nella speranza di ottenere così la desiderata abiura della sua fede e la sua conversione al cattolicesimo. Il 5 novembre 1618 Asuero Bispinch viene strangolato e arso sulla piazza del Mercato di Bologna davanti ad una grande folla delirante dopo esservi stato trasportato legato sopra una sedia a causa delle sue condizioni di malato grave rimasto senza cure.